Scimmie di Mare: la storia e come il Marketing può vendere tutto

Storia delle Scimmie di Mare: come un’idea banale, con le giuste strategie di marketing, si trasforma in un successo commerciale e in un’icona senza tempo dei ricordi d’infanzia

Le Scimmie di Mare sono uno dei tanti esempi di come il Marketing sia capace di vendere qualsiasi cosa con le giuste strategie. Furono commercializzati nel 1957 grazie alla geniale e diabolica mente di Harold Von Braunhut, inventore anche degli Occhiali a Raggi X e del Pesciolino d’oro Invisibile.

Cosa sono le Scimmie di Mare?

Le Scimmie di Mare (Sea Monkeys) sono dei piccoli crostacei d’acqua salata (Artemia Salina) e appartenenti al genere Artemia. Sono tra gli animali più longevi del nostro pianeta, possono vivere fino a 10 mila anni con temperature prossime allo zero assoluto o con temperature che vanno oltre quella dell’ebollizione dell’acqua.

Nel 1957 Harold Von Braunhut commercializzò le Scimmie di Mare con una packaging decorato con creature come Tritoni, Sirene e con all’interno una polvere “magica”. Le piccole uova contenute nella confezione, versate in un acquario, favorivano la nascita delle piccole creature dopo pochi giorni. Il prodotto funzionò, tant’è che ancora oggi è possibile acquistare i Sea Monkeys.

Non solo il successo commerciale, le Scimmie di Mare sono entrate nella cultura popolare e urbana:
– sono presenti in una delle gag del divano ne “I Simpson” (stagione 7);
– l’episodio di South Park “I Simpson lo ha già fatto”, presenta una parodia delle Scimmie di Mare chiamata “Sea People”;
– sono citati nella canzone dei Pixies “Palace of the Brine”;
– negli Stati Uniti hanno prodotto una serie TV dedicata ai Sea Monkeys;
– sono apparsi in American Dad, Desperate Housewives, Spin City, Night Court e altri ancora;
– l’astronauta John Glenn li portò con sé nello spazio.

Perché delle uova di piccoli crostacei hanno avuto così tanto successo? La risposta è nel marketing. Prima però parliamo della figura di Harold Von Braunhut.

Chi è Harold Von Braunhut?

Harold Von Braunhut, creatore delle Scimmie di Mare, era un personaggio ambiguo e indecifrabile. Nato a Memphis nel 1926, è scomparso in circostanze misteriose nel 2003 all’eta di 77 anni. Era un commerciante e inventore americano per corrispondenza. Pare che uno dei primi lavori di Harold fu quello di pilota di motociclette con lo pseudonimo di Green Hornet, uno dei personaggi Marvel.

La prima mossa di marketing di Harold Braunhut fu quella di aggiungersi il “Von” al cognome, per dare un suono più germanico e per acquisire maggior credibilità. A metà degli anni ’50 si traferì a New York dove comprava e rivendeva qualsiasi cosa. Si presentava come inventore in un’epoca in cui la pubblicità ingannevole, il giusto mezzo pubblicitario e il target di consumo non erano neanche nelle menti dei più visionari.

Le Scimmie di Mare: quando il marketing è capace di vendere qualsiasi cosa, la storia

Nel 1957 Von Braunhunt decise di commercializzare le uova di Artemia Salina chiamandole Scimmie di Mare (Sea Monkeys). Ebbe un’intuizione geniale per i tempi: rivolgersi direttamente al consumatore finale e non a chi acquista il prodotto. Comprò così un paio di annunci pubblicitari sui fumetti più popolari, scatenando la curiosità di bambini, ragazzi, adulti e diventando un fenomeno popolare, un simbolo dell’infanzia di molti.

La campagna fu creata da un pubblicitario amico di Braunhut per essere inserita tra le storie a fumetti in maniera congrua, una sorta di precursore del native advertising. L’annuncio buffo, improbabile e ingannevole, era un’opera d’arte: una famiglia di strane creature, metà umane metà crostacei, si godeva la propria vita d’acquario. Una piccola scritta avvisava che si trattava di una caricatura, ma ciò non bastò a fermare l’immaginazione di bambini e ragazzi. La descrizione del prodotto era geniale perché affermava che le Scimmie di Mare potevano essere addestrate a fare giravolte, balletti e ad eseguire ordini.

scimmie di mare: pubblicità vintage, manifesto, locandina sea monkeys

L’interesse e il successo commerciale fu enorme, come la delusione dei più piccoli che non vedevano questi piccoli crostacei eseguire comandi. Nemmeno i bambini italiani scamparono alle Scimmie di Mare: negli anni ’70 i Sea Monkeys, ormai un classico in America, furono pubblicizzate su Topolino, Diabolik e L’Intrepido.

Tra tutte le idee bizzarre di Von Braunhunt, le Scimmie di Mare erano forse l’unico prodotto funzionante, balletti a parte. Nel 1964 creò gli X-Ray Specs, gli occhiali a raggi X per vedere attraverso gli abiti delle donne: in realtà erano dei semplici occhiali sfocati.

Il vero colpo di genio fu però il pesciolino d’oro invisibile (Invisible Goldfish). «Non lo vedrete mai!» era lo slogan che accompagnava il prodotto, senza false promesse questa volta. Il kit consisteva in una vaschetta con alghe, sassolini e cibo per pesci ma senza il pesciolino d’oro perché era invisibile.

Le invenzioni farlocche di Von Braunhunt hanno fatto piangere milioni di bambini in tutto il mondo, diventando una sorta di Babbo Natale al contrario. La storia delle Scimmie di Mare però è un esempio di come un’idea banale, un annuncio un po’ furbetto e le giuste strategie di marketing, possano trasformarsi in un’icona senza tempo dei ricordi d’infanzia di un’intera generazione.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *